COME NASCE LA MIA PASSIONE...
MI PRESENTO
MI PRESENTO
Mi chiamo Francesca Maria e vivo in una frazione di Cava de’ Tirreni in provincia di Salerno. Sin da bambina, dai tempi dell’asilo, ho amato tanto esprimermi attraverso il disegno, riportare su carta ciò che la mia immaginazione faceva apparire nella mia testa. Seppur nel classico modo stilizzato tipico dell’età infantile, all’epoca ho ideato e rappresentato centinaia e centinaia di acquerelli astratti, sagome di persone e, successivamente, storielle a fumetti, che, puntualmente, per l’eccessiva quantità di fogli utilizzati, ahimè, diventavano carta da bruciare. Dunque, ho iniziato così, per gioco, con la fantasia di una bambina, tappezzando diari scolastici e fogli bianchi a non finire (le mura di casa si sono salvate per un soffio)!
Quando poi si è impossessata di me l’adolescenza, oltre ad ascoltare canzoni depresse e ad avere i brufoli, ho continuato ad assecondare la mia mania del disegno, che, combinata allo sviluppo delle ossessioni verso alcuni cartoni animati o serie televisive per ragazzi, mi ha dato la possibilità di creare da me dei poster o gadget dei miei personaggi preferiti, iniziando così a riempire degli album e a realizzare oggetti in carta e/o cartone (evitando, stavolta, il fuoco del camino per le mie opere).
Inizialmente, prediligevo le rappresentazioni dei cartoni animati (molto più semplici), ma poi, quando i miei personaggi del cuore hanno cominciato ad essere delle persone in carne ed ossa, ho fatto i conti con le prime vere difficoltà per riuscire a realizzarli quanto più somiglianti possibile alle figure reali. Così, tra un’imprecazione e l’altra, tra vari fogli strappati e consumati a causa di infinite cancellature e colori portati all’estremo della loro esistenza, si può dire che è iniziata la mia passione per il realistico.
Ricordo chiaramente che, un pomeriggio, dopo aver terminato i compiti delle scuole superiori, io e due miei amici, amanti del disegno come me, abbiamo organizzato una gara per rappresentare un’attrice della nostra serie preferita nella maniera più realistica possibile. È stato in quel preciso momento che mi sono resa conto di quanto tutti i lavori precedenti avevano contribuito al mio miglioramento nel disegno, poiché, nonostante la povera ragazza sul mio foglio avesse due occhi minuscoli e separati tra loro da un’autostrada e delle salsicce per capelli piuttosto che delle trecce, avevo capito l’importanza delle ombre, e percepivo finalmente una profondità.
Avevo realizzato che, fino a qualche tempo prima, ciò che non rendeva vicini al reale i miei disegni, era la fretta di volerli terminare al più presto per veder apparire davanti ai miei occhi il personaggio tanto desiderato. Da quella volta, invece, sono stata minuziosa nei particolari, mi sono soffermata molto di più sui dettagli e ho osservato le singolarità di ogni viso o soggetto che rappresentavo, innamorandomi sempre di più di quel che facevo.
Qualcuno, poi, all’università, notandomi presa sui quaderni anche durante le pause dalle lezioni, avrà sicuramente pensato che fossi tanto diligente da risistemarmi in fretta gli appunti, ma, avvicinandosi a me, ha in realtà scoperto che su quei fogli erano presenti schizzi vari e profili di persone abbozzati qua e là. Da allora fui soprannominata “l’artista di biologia”, la mia facoltà di studi. Quello è stato per me il momento in cui ho iniziato a rappresentare realisticamente i miei compagni di corso, i miei amici, i miei familiari e animali, partendo da una loro fotografia. Man mano scoprivo quanto potesse essere bello e significativo regalare delle emozioni attraverso l’immagine di un ricordo ricreato a mano a partire da un foglio che un attimo prima era vuoto.
Se oggi ho raggiunto questo livello, lo devo tanto alle persone intorno a me che hanno sempre creduto nelle mie capacità (molto più di me stessa), perché, se per diversi motivi non ho mai orientato la mia formazione verso l’arte, non hanno mai smesso di incentivarmi a proseguire, dandomi la possibilità di crescere sempre più nella tecnica. Devo ringraziare un caro amico (il grande don V !) che ci ha visto sempre lungo riguardo questa mia passione, e, infine, oggi, in particolar modo ringrazio con tutta me stessa l’amore della mia vita (che, ironia della sorte, ho incontrato proprio grazie a un disegno) poiché con tutto ciò che può, nel concreto, mi sta aiutando giorno dopo giorno a costruire e vivere i miei sogni. Grazie ♥